Prefazione

A dire la verità non so cosa si debba scrivere nella “Prefazione”, non mi reputo né un grandissimo lettore, se non di articoli scientifici, né tantomeno uno scrittore di livello. Credo sia il caso di partire da quelle che sono le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere questo “manoscritto alternativo”. Immagino di farlo per tre diverse motivazioni.

La prima è sicuramente legata ad uno dei due grandi amori della mia vita, mia figlia Sofia; mi piacerebbe trasmetterle attraverso queste righe tutto ciò che questa incredibile esperienza ha significato per me, come mi abbia cambiato e fatto crescere e allo stesso tempo messo alla prova un incredibile numero di volte. La seconda motivazione è per certi versi banale; ogni qual volta che dico di essere tornato dopo vari anni passati negli Stati Uniti ecco che scatta la fatidica affermazione: “Ma chi te l’ha fatto fare? Io non sarei mai tornato/a”. Beh, che dire, la vita è fatta di scelte e quando bisogna prendere una decisione importante tutti gli “elementi” vanno messi su una bilancia e hanno di certo un peso specifico assolutamente diverso. La terza motivazione è quella di mostrare, ovviamente basandomi sulla mia personalissima esperienza, una versione “vissuta” di quello che può significare vivere negli Stati Uniti, in particolare in Kansas, a migliaia di Km di distanza da casa; le idee di molti a tal riguardo si basano su ciò che hanno vissuto in vacanza o hanno visto nelle serie televisive. Io dico sempre che non si può parlare degli Stati Uniti prendendo come riferimento New York, così come non si può parlando dell’Inghilterra focalizzandosi su Londra, quella che io definisco la vera America è quella che sta in mezzo tra la grande metropoli e la piccola cittadina sperduta nel nulla, nella quale magari gli unici rumori che senti sono quelli di piccoli cespugli che rotolano.

A questo punto non mi resta altro che cominciare a scrivere e vedere cosa ne viene fuori, consapevole che tutto ciò riporterà a galla le grandissime difficoltà affrontate così come le enormi soddisfazioni ottenute, permettendomi quindi di “ripassare” questa avventura Americana e riportare alla mia mente molte cose e soprattutto persone importanti che ho avuto il grande piacere di conoscere. Buona lettura…